
Il 31 ottobre è scaduto il termine ordinario per l’invio del Modello 770/2023. Come gestire l’invio tardino dei 770/2023?
Il Modello 770, ossia la “Dichiarazione dei sostituti d’imposta e degli intermediari “, consente di comunicare i dati relativi alle ritenute:
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- di natura fiscale su redditi di lavoro dipendente o autonomo, provvigioni e redditi diversi operate nel 2022;
- operate su dividendi, proventi da partecipazione, redditi di capitale erogati nell’anno 2022 od operazioni di natura finanziaria effettuate nello stesso periodo;
- applicate dagli intermediari immobiliari sui canoni e i corrispettivi nelle locazioni brevi.
Si ricorda che il Modello 770/2023 può essere presentato anche in ritardo: dal giorno della scadenza ordinaria, infatti, vi è un termine di 90 giorni dalla scadenza entro cui è consentito un invio tardivo. Il termine di riferimento per inviare il Modello 770/2023 diventa dunque il 29 gennaio 2024. È prevista una sanzione di 25 euro per ogni Modello 770/2023 trasmesso in questo periodo. Questa sanzione può essere versata tramite F24, utilizzando il codice tributo 8911 e specificando l’anno di riferimento come il 2023.
Se si superano i 90 giorni senza aver inviato il Modello 770/2023, si configura la fattispecie di omessa dichiarazione. In questo caso, considerando che le ritenute sono state versate ai percipienti, è prevista una sanzione amministrativa compresa tra 250 e 2000 euro.
Inoltre, se la dichiarazione omessa viene presentata entro il termine di presentazione della dichiarazione relativa al periodo d’imposta successivo, la sanzione sarà compresa tra 150 e 500 euro.
Invio del Modello 770/2023 integrativo
Nel caso in cui il Modello 770/2023 sia stato regolarmente presentato entro i termini previsti ma che necessita di correzioni nei dati inseriti, allora la trasmissione del Modello 770/2023 integrativo potrà avvenire entro il:
- 31 dicembre del quinto anno successivo a quello in cui è stato presentato il modello da correggere, se l’Agenzia delle Entrate non effettua controlli;
- minor termine interrotto da un eventuale controllo dell’Amministrazione Finanziaria.
Infine, in merito al regime sanzionatorio riguardante l’invio di un Modello 770/2023 integrativo, si sottolinea:
- nessuna sanzione, se l’integrativa non rappresenta un maggior importo delle ritenute dichiarate (caso in cui si correggano dati meramente formali);
- se l’integrativa riporta maggiore ritenuta rispetto a quelle inizialmente dichiarate, una sanzione che va dal 90% al 180% dell’importo delle ritenute non versate riferibili alla differenza, con un minimo di 250 euro.
Fonte: Redazione TFDI
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