La legge di Bilancio 2020 stabilisce le modalità per la presentazione e identifica chi è obbligato a presentarla e in quali casi.
L'art. 1, c. 769 L. 160/2019 detta alcune linee guida sulla dichiarazione IMU, stabilendo che deve essere presentata o trasmessa in via telematica “entro il 30.06 dell'anno successivo a quello in cui il possesso degli immobili ha avuto inizio o sono intervenute variazioni rilevanti ai fini della determinazione dell'imposta”.
La prima novità in materia riguarda la modalità di presentazione, poiché ad oggi è possibile utilizzare anche il canale telematico (servizio Entratel e Fisconline). Per quanto concerne invece la modalità cartacea, è opportuno ricordare che è tutt'ora valida. Il contribuente può quindi presentare la dichiarazione in modalità telematica o in modalità tradizionale, ricordando che nel secondo caso andrà compilato il modello approvato con il D.M. 30.10.2012 e sempre quest'ultimo andrà poi presentato al Comune in cui sono ubicati gli immobili.
La dichiarazione ha effetto anche per gli anni successivi, sempre che non si verifichino modificazioni dei dati ed elementi dichiarati. Tra le varie indicazioni fornite dalla legge di Bilancio 2020 troviamo nello specifico i casi in cui la dichiarazione è obbligatoria:
- fabbricati dichiarati inagibili o inabitabili e di fatto non utilizzati;
- fabbricati di interesse storico o artistico;
- fabbricati per i quali il Comune ha (eventualmente) deliberato una riduzione dell'aliquota (immobili dei soggetti Ires e immobili locati o affittati);
- fabbricati merce invenduti;
- terreni agricoli o edificabili in relazione ai quali coltivatori diretti e imprenditori agricoli professionali beneficiano delle agevolazioni stabilite dalla norma.
In aggiunta a queste situazioni vi sono anche altre fattispecie interessate dall'obbligo della presentazione, generalizzando si può sintetizzare dicendo che in tutti quei casi in cui il Comune non è in possesso delle necessarie informazioni per la verifica del corretto calcolo dell'imposta è obbligatorio presentare dichiarazione IMU. Può essere il caso dei beni in leasing, di compravendite o modifiche di valore di un'area edificabile, di un'intervenuta esenzione sui fabbricati, ecc.
Con riferimento a questo momento storico, per i soggetti esonerati dal versamento dell'IMU nel corso del 2020 in base ai vari decreti connessi all'emergenza Covid-19 è obbligatoria la presentazione della dichiarazione IMU. L'indicazione ci è data da una FAQ del Ministero delle Finanze datata 8.06.2021.
Un piccolo approfondimento lo merita il caso degli enti non commerciali, anche in questo caso il prossimo 30.06 è in scadenza la presentazione delle dichiarazioni IMU. L'obiettivo di tale dichiarazione è quello di dare conto, a ciascun Comune di ubicazione, degli immobili in relazione ai quali il contribuente può far valere, integralmente o in parte, l'esenzione prevista dall'art. 7, lett. i) D.Lgs. 504/1992, richiamato dall'art. 1, c. 759, lett. g) L. 160/2019, secondo le indicazioni del D.M. 200/2012.
La dichiarazione avrà effetto anche per gli anni successivi, sempre che non si siano verificate modificazioni dei dati e degli elementi dichiarati cui consegua un diverso ammontare dell'imposta dovuta. Come precisato dall'art. 1, c. 770 L. 160/2019 e ribadito poi nella già citata FAQ emanata dal MEF datata 8.06.2021, tali soggetti sono tenuti a presentare la dichiarazione ogni anno.
Per la presentazione i contribuenti continueranno a utilizzare il modello approvato dal D.M. 26.06.2014.
Giovanni Chittolina e Andrea Trevisani
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